La senese Villa di Cosona

ADSI.Siena. Villa di CosonaTra l’VIII e il IX secolo, in piena epoca carolingia il castello di Cosona poggiava sulle distese senesi a controllarne i tratti collinari e, più in basso, un borgo sottostava al maniero.
Precedentemente abitato dagli Etruschi che lo battezzarono con il toponimo di cusna, kusunia, il piccolo centro ebbe vita quieta e solitaria per secoli e secoli fino a quando, in età medievale, fu conquistato dalla famiglia senese dei Tolomei. La discendenza riuscì a tenerlo sotto la sua proprietà fino al 1393, data in cui il castello venne distrutto per volere della giurisdizione, che così volle punire l’infedeltà dimostrata dalla famiglia dinanzi alla Repubblica di Siena.
La vicina e omonima pieve di Santa Maria, di impronta romanica, fu un altro motivo di contesa tra i vescovi di Siena e di Arezzo in una terra già martoriata e ferita dalle guerre.
Nel 1465 fu poi il prelato pistoiese Niccolò Forteguerri, stretto parente del pontefice Pio II, ad acquistare i resti del castello facendone un palazzo fortificato, dispiegato su ben quindici lati e reso superbo dalla sua maestosa torre. Da questo momento, la grande proprietà viene trasmessa per eredità ai membri della famiglia Bichi Ruspoli Forteguerri.
La tenuta, restaurata nelle fattezze attuali a inizio Novecento dall’architetto senese Arturo Viligiardi, presenta un blocco di quattro poderi seicenteschi riconvertiti in un agriturismo che contribuiscono ad uno scorcio paesaggistico sognante e immaginifico.
Alcuni degli angoli di Cosona sono stati scelti per il film Il paziente inglese di Anthony Minghella, vincitore di nove Premi Oscar.

 

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