San Quirico D’Orcia vive un armonioso equilibrio d’architettura, in un’aria urbana piccola ma zeppa di chiese, case torri, palazzi, giardini. Si sente insomma il retaggio di un passato di grande prestigio che ha contrassegnato l’identità di questo delizioso borgo, a cominciare dalla Collegiata, evoluzione d’una antica pieve, con due porte, la principale e la laterale, d’una raffinata bellezza e proseguendo con l’imponente palazzo Chigi, con la monumentalità degli Horti Leonini e con una teoria di dimore storiche fra cui emerge palazzo Simonelli-Santi, nato nel Seicento come casa dell’Abate Naldi, scienziato senese, medico di corte di Papa Alessandro VII Chigi.
Al chiudersi del XVII secolo la proprietà passò ai Simonelli e poco dopo, per matrimonio, divenne Simonelli-Santi, appunto, famiglia che ancora oggi, con l’annessa e storia azienda Agricola “Il Rigo” conduce le sorte di questa bella dimora con una singolare facciata con eleganti modonature in travertino che marcano le cornici delle finestre.
Dal grande portone d’ingresso s’accede a un primo ingresso e poi a un piccolo cortile con al centro una cisterna coeva che richiama gli stilemi del rinascimento toscano. All’uso del palazzo Piccolomini di Pienza anche qui troviamo un giardino pensile all’italiana dall’originale disegno tripartito che ingentilisce la facciata posteriore.
Il grande salone del piano nobile spesso ospita ensemble di musica da camera e spettacoli teatrali.
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