La villa della Nave, a due passi da Arezzo, ha una struttura compatta ed elegante, con riferimenti e stilemi che ne dichiarano l’origine settecentesca. Costruita per la famiglia che ancora ne è proprietaria, fu in seguito rimaneggiata senza tuttavia perdere la sua originaria impronta. Ma ancora più che sulla villa preme soffermarsi sulla spaziale area verde che la contiene. Nella seconda metà dell’ottocento, infatti, Ferdinando della Nave, fitologo e uno fra i fondatori della Società Botanica Italiana, attorno all’edificio inizia ad allestire un vero e proprio parco botanico in cui mettere a dimora piante rare ed esotiche, per sperimentarne la capacità di adattamento e d’acclimatazione e il loro sviluppo nel tempo.
Se inizialmente il suo intento sarà squisitamente scientifico pian piano il parco sarà reso anche di particolare e romantica gradevolezza estetica, con due versanti chiaramente distinti, sui versanti sud e nord, in cui fanno bella mostra di sé oltre 700 alberi di alto fusto che rappresentano circa 120 varietà botaniche, il tutto disposto in un’area di circa 3 ettari.
Un’occasione rara per immergersi in una dimensione naturalistica che, in natura, è impossibile trovare. Dunque un angolo di unicità in cui vale davvero la pena sostare.
Parte della villa è stata oggi adibita per accogliere visitatori che cercano un’esperienza raffinata e frugale, secondo il più veritiero sentire dell’animo toscano.
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