
Una manciata di chilometri da Arezzo, una terra bella, collinare e boschiva che sta per entrare in Valdichiana, un convento quattrocentesco, retto fino al 1993 dai Francescano Minori e alla cui costituzione prese parte attiva San Bernardino da Siena, una località, Sergiano, che nel toponimo richiama reconditi retaggi etruschi e poi, qua e là, edifici dispersi nel verde, a testimoniare una presenza umana remota e sporadica. Fra questi spicca una villa da signore, residenza per ‘villeggiature benestanti’ di una fra le famiglie più blasonate di Arezzo, quella degli Albergotti, origini germaniche, ragguardevoli trascorsi feudali, importanti cariche politiche ricoperte attraverso vari secoli.

Nella seconda metà del XVIII secolo gli Albergotti, com’era in uso fra le famiglie altolocate, si fecero costruire questa villa di medie dimensioni, per trascorrere il periodo estivo. La Villa, detta il Cicaleto, è una significativa testimonianza di edificio signorile del tempo: un corpo di fabbrica di chiara identità toscana, solido, simmetrico nel disegno, sobrio nelle forme. Una severa linearità che però si concede spazi di maggior leggerezza negli eleganti interni, che presentano elementi decorativi di chiaro gusto rococò e nei cortili interni che “diventano saloni su cui si affacciano gli ambienti del piano superiore, disimpegnati da un ballatoio”. Per queste sue peculiari caratteristiche recentemente la villa è stata filologicamente restaurata e consolidata a cura della Soprintendenza di Siena, Grosseto e Arezzo.
Fin dalla sua edificazione la villa, in estate, fu sede d’incontri culturali, soprattutto musicali, tenuti nel vasto salone del piano nobile. Negli ultimi anni questa lodevole vocazione è stata ripresa e rilanciata da Francesco Ponticelli e Simona Tempesta, organizzatori dell’ormai affermata stagione musical nota come Cicaleto House Concerts, progetto che ha nella musica la sua più forte connotazione ma che apre l’interesse ad altri linguaggi espressivi quali il teatro, il cinema, la letteratura, la poesia.
Rispondi