Ha una linearità svettante, espressa da forme snelle e leggere a cui fa da prologo una loggetta che introduce agli interni. Nel disegno della facciata si riscontra un evidente eclettismo, dove alcuni elementi decorativi rimandano al gusto aereo del tardo Settecento e il disegno razionale e rigoroso fosse già ormai dentro il nuovo pensiero Neoclassicista.
Attorno la villa è incorniciatà da un parco di delizie, con chiari rimandi al gusto ‘romantico all’inglese’. Gli ambienti luminosi, hanno ariose finestrature che mettono in stretta relazione il dentro e il fuori, l’accogliente e colloquiale armonia della Sala dei Fiori, di quella del Paradiso, degli Angeli, della Musica, col la gamma dei verdi del parco, dando l’impatto visivo quasi di un ininterrotto tutto e su un piano simbolico passando il concetto di una villa che si fa natura in mezzo alla natura.
Nell’ultimo restauro, risalente alla metà degli anni ’90 dello scorso secolo, sono stati ritrovati e recuperati alcuni interessanti affreschi risalenti al Settecento, a quando la villa fu edificata dalla famiglia Agostini che ne rimase proprietaria fino al 1920.
L’attuale proprietà ha riconvertito Villa Alta in sede per eventi e vacanze esclusive.
Rispondi