Le sue fattezze le danno un’eleganza misteriosa, ricercata, con quei suoi chiari riferimenti neogotici nel disegno delle finestre, quell’aria vagamente romantica nel tocco rossastro dell’intonaco e in quell’essere circondata da un parco sognante di poetiche atmosfere e di languidi riferimenti letterari.
Il solido disegno, riferito allo stilema delle ville toscane a ferro di cavallo, si apre su una corte chiusa nel quarto lato da un Oratorio, detto dell’Angelo Custode e circondata da un portico sotto il quale ripara un piccolo ninfeo.
Villa La Pescigola, che sorge alla confluenza del fiume Magra, non lontano da Fivizzano, in quella severa terra di Lunigiana, un tempo roccaforte dei potenti feudi dei Malaspina e per questo detta terra dei cento castelli, era già esistente da qualche secolo se Targioni Tozzetti nel 1779 scrive che: “La campagna intorno a Fivizzano è coltivata con grande industria, e resa deliziosa, con varie Ville delle principali Famiglie della Terra, fra le quali ho saputo esservene una assai bella e grandiosa, in luogo detto Pescigola, distante un miglio in circa da Fivizzano, verso Levante, fabbricata modernamente dal Sig. Francesco Giuseppe Adami, e adornata di giardino con agrumi, di fonti, di peschiere, di grotteschi, di un salvatico con labirinto, di viali coperti per il passeggio, di uccellari…”.
La vocazione naturalistica del luogo trova ogni anno il suo momento celebrativo con l’ormai tradizionale Festival dei Narcisi, che all’inizio della primavera (fine marzo) presenta ai moltissimi appassionati un caleidoscopio di oltre 200 mila narcisi di oltre 200 diverse qualità.
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