A Pugnano, tra Ripafratta e Molina di Quosa, è sita Villa Roncioni, attestata già nel XV secolo per un acquisto da parte di Guelfo Roncioni. Edificio rustico, che un secolo più tardi sarà descritto come dotato di una cascina-fattoria ricavata dall’accorpamento di più edifici e abitazioni già di proprietà dei Roncioni.
Utilizzata come cascina di caccia, nel Settecento l’edificio fu ingentilito in forme più eleganti dall’architetto Francesco Roncioni che ampliò le cantine e i magazzini e soprattutto ridisegnò la facciata trasformandola tanto da diventare una deliziosa dimora di villeggiatura.L’ameno parco che oggi apprezziamo è, invece, di gusto romantico all’inglese dotato di tutte le caratteristiche che lo contraddistingono: la cappella di famiglia, la grotta artificiale, i corsi d’acqua, il boschetto. Tutti elementi questi, cari alla sensibilità tardo romantica tesa a concepire dei parchi che imitassero la natura.
Dal 2011 Villa Roncioni è la sede della Fondazione Cerratelli, che raccoglie l’eredità della famosa Casa d’Arte fiorentina, costituita da circa venticinquemila costumi e migliaia di locandine di film, foto di scena, manifesti e bozzetti.
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