Sita sulla cima di una collina che sovrasta il borgo di Monte San Quirico, da Villa Paolina lo sguardo può spingersi in profondità, sino a cogliere il profilo della costa.
Sita a Compignano, frazione di Massarosa, in provincia di Lucca, la villa fu eretta tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII, presumibilmente per volere dell’architetto Stefano Nieri.
Sotto la famiglia Mansi, che la acquistò nel XVIII secolo, la tenuta fu armonizzata e ampliata, tanto da raggiungere, insieme alla fattoria e ai terreni annessi, un’estensione di circa 170 ettari.
Nel corso del secolo seguente, il prospettico edificio divenne proprietà di Paolina Bonaparte Borghese, la sorella prediletta di Napoleone.
La bella e frivola Paolina, amante del lusso, volle far sistemare il corpo centrale della facciata est della dimora e arredare le stanze secondo il gusto Neoclassico Impero.
Paolina si dedicò, inoltre, all’esterno, e incaricò un noto architetto paesaggista inglese di ridisegnare e abbellire il grande parco, nelle forme del giardino romantico all’inglese, con molte piante esotiche, brevi sentieri, specchi d’acqua che richiamassero la verità naturale.
Il controllo del borgo di Compignano da parte della Principessa fu fortemente autoritario, tanto che la sua reggenza è passata alla storia con la fama dei “100 giorni di prigionia”.
La villa, che ha assunto le eleganti fattezze attuali a seguito dei numerosi interventi di restauro e di modifica effettuati nel corso della seconda metà del XIX secolo, appartiene oggi alla famiglia Baldini.
Quando a Compignano regnò Paolina Bonaparte
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