Villa Monsoglio e la memoria di Monna Lisa

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Un confronto non convincerebbe in maniera inequivocabile, visto che dagli inizi del Cinquecento a oggi il territorio è andato incontro a un radicale mutamento, ma sembra certo che fra il 1502 e il 1503 il divino Leonardo fosse presente, dalle parti di Laterina e di Pergine Valdarno (terre limitrofe a Villa Monsoglio) per volere di Cesare Borgia e poco più tardi su invito del Gonfaloniere della Repubblica fiorentina, Pier Soderini e che durante la sua permanenza sia rimasto talmente colpito dal paesaggio circostante da riprodurlo, come sostegno scenografico, nel ritratto più enigmatico, mitizzato e controverso dell’intera storia dell’arte: quello de La Gioconda o se preferite di Monna Lisa, ch’è assegnabile, appunto, al 1503.Basterebbe questo per creare attorno a questa pregevole dimora ‘da signore’ un’aura da sindrome di Stendhal ma il fascino della stessa, seppur ammantato dalla felice memoria leonardesca, è oggettivamente innegabile, con quell’elegante e snello corpo di fabbrica, di taglio buontalentiano, che si sviluppa in un lungo e ben proporzionato rettangolo, con una doppia scalea barocca a far da prologo agli ambienti, molti dei quali affrescati dalla gradevole maniera di quell’ottimo pittore che fu Atanasio Bimbacci, già più che valente allievo di Livio Mehus e poi portatore di uno stile di chiara impronta cortonesca.
E poi lo spaziale giardino all’italiana, esteticamente impeccabile, con una geometrica teoria di aiuole profilate da basse siepi di bosso che chiudono il loro ritmico disegno in una macchia alberata, che poi è un simbolico boschetto all’ombra del quale andarsi a riparare dopo aver percorso l’area ‘a tutto solo’ del giardino propriamente inteso. Quasi un modello di questa ammirabile forma di architettura applicata alle aree verdi che influenzerà il gusto delle corti di tutt’Europa.
Passata di proprietà fra alcune delle più influenti famiglie fiorentine, quali i Peruzzi e i Capponi, nel 1884, Monsoglio fu acquistata dai Pasquali da Cepparello che ne mantengono tuttora la proprietà. E con l’ingresso dell’ultima generazione, rappresentata da Niccolò, la villa è diventata una sede assai ricercata per meeting aziendali, per sfilate di moda, per cene di gala, per eventi del mondo della moda e delle auto e perfino set per film di richiamo internazionale.

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