La tradizione dei brigidini a Casa Gentili è legata alle pinze appartenute alla famiglia Frizzi che ha abitato la casa fino al 1911.
Le pinze sono in ferro battuto con due pregevoli incisioni sulle facce che si “timbrano” sui brigidini. Su una faccia al centro di sole, sono incise le iniziali A.F. ovvero di Attilio Frizzi 1867 a datare la realizzazione del manufatto. Le pinze hanno un diametro di 20 centimetri e un manico di 70, lunghezza che permette di mantere una giusta distanza dal fuoco.
Fino agli anni ’70 le pinze venivano prestate nel periodo che prece de la Befana, agli abitanti di Avane che in cambio restituivano i brigidini nella caratteristica carta paglia.
Quella che segue è la ricetta di Casa Gentili che cuoce i brigidini sul fuoco del camino, un’occasione per trascorrere qualche ora piacevole davanti al fuoco.
Gli ingredienti
200 gr farina bianca
40 gr burro
50 gr zucchero
1 uovo
½ bustina lievito vanigliato
1 cucchiaio semi di anice
1 pizzico sale
latte q.b.
Il procedimento
Rompere l’uovo in una ciotola, unire zucchero e farina, sale, burro ammorbidito e tanto latte quanto ne occorre per ottenere una pasta densa, in ultimo unire il lievito.
Lavorare la pasta per bene e formare tante palline della dimensione adeguada alle pinze con le quali si faranno i brigidini (con pinze da cm 20 di diametro, formare palline di circa cm 3).
Scaldare le pinze sopra il fuoco del camino, quando la pallina di pasta messa nella pinza non si attacca né si brucia, significa che le pinze sono ben calde.
Con le pinze alla giusta temperatura, mettere una pallina di pasta al centro, chiudere la ganascia bloccando i manici in modo che rimanga ben ferma e appoggiare la pinza direttamente sul fuoco, lasciare cuocere circa un minuto, poi girare la pinza dall’altro lato.
Terminata la cottura, aprire la pinza e mettere a freddare il brigidino disteso per qualche minuto.
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