40 archivi privati aprono per Archivi.doc

Sabato 8 ottobre 2022

ingresso gratuito
prenotazione obbligatoria

PRENOTA


FIRENZE

centro storico

1. ARCHIVIO CAPPONI ALLE ROVINATE
Via dei Bardi 36, Firenze
Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc presso l’Archivio Capponi alle Rovinate sarà possibile assistere alla spiegazione di documenti scelti e all’illustrazione storica dell’intero archivio, con aneddoti semiseri sulla storia della famiglia.

2. ARCHIVIO CAPITOLARE E PARROCCHIALE DELL’INSIGNE BASILICA DI SAN LORENZO
Piazza San Lorenzo 3, Firenze
Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile visitare l’Archivio Capitolare e Parrocchiale dell’insigne della Basilica di San Lorenzo: la visita comprenderà un’esposizione sintetica della storia dell’archivio e una descrizione dei principali fondi che conserva, seguite dall’illustrazione di alcuni documenti di particolare interesse storico e artistico in un percorso che, partendo dalle antiche pergamene, si focalizzerà sui documenti musicali e in particolare sui bellissimi corali miniati realizzati tra il XV e il XVII secolo.

Complessivamente l’archivio della Basilica di San Lorenzo è costituito allo stato attuale da circa 10.000 unità di cui 1180 pergamene, oltre 2000 fotografie, un fondo musicale importante di cui fanno parte 32 bellissimi corali miniati ed una piccola biblioteca. L’importante complesso documentario è formato da materiali che vanno dal IX secolo fino ai nostri giorni ed è uno dei più importanti archivi ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Firenze; hanno concorso alla sua costituzione, oltre al Capitolo e alla Parrocchia, anche altri enti di natura sia pubblica, quali ad esempio compagnie laicali e clericali (Compagnia delle Sacre Stimate di San Francesco, Confraternita di S. Anna, Opera dei Cappellani, ecc) e sia privata. Tra questi ultimi sono da ricordare, ad esempio, le carte provenienti da eredità lasciate al Capitolo e alla Parrocchia o ancora quelle private di sacerdoti, canonici e priori di San Lorenzo. E’ un giacimento culturale di una ricchezza straordinaria in cui ci si può imbattere in diari di famiglie notabili o anche personali, riscoprire la registrazione della morte della Monna Lisa o riportare alla luce antiche musiche profane cancellate accuratamente per poi riutilizzare i fogli di pergamena su cui erano state annotate per sovrascriverci l’elenco dei beni del Capitolo, come è il caso del palinsesto 2211. L’archivio conserva infatti un ricco e importante fondo musicale formato da oltre un migliaio di pezzi su cui sono registrati componenti che vanno dal XV al XX secolo e che stanno a testimoniare l’importanza attribuita dal Capitolo di San Lorenzo alla musica. Tra i membri del capitolo si contano importanti esponenti della cultura musicale fiorentina e direttori della cappella granducale. Intorno ai suoi chierici nacque infatti un’importante scuola musicale e nell’archivio si conservano tra i più antichi esempi di musica polifonica. A questo nucleo documentario si devono poi aggiungere i bellissimi corali e il lezionario, in parte eseguiti per la Sagrestia di San Lorenzo e in parte provenienti dal convento soppresso dei Roccettini della Badia Fiesolana. Questa quindi è una raccolta interessantissima e piena di potenzialità per intraprendere percorsi di ricerca diversi, come d’altra parte l’insieme della documentazione di questo straordinario archivio.

3. ARCHIVIO FONDAZIONE GIOVANNI MICHELUCCI
Via Beato Angelico 15, Fiesole (FI)
Orario di apertura: 11-12

In occasione della II Giornata Archivi.doc la Fondazione Giovanni Michelucci propone una visita a villa “Il Roseto” dove opere d’arte, arredi, modelli e disegni parlano dell’attività professionale dell’architetto. Sarà quindi presentata una piccola selezione di documenti di archivio tra disegni di progetto e modelli.
L’archivio di Giovanni Michelucci, conservato presso la Fondazione da lui costituita nel 1982, rappresenta una preziosa testimonianza della complessa personalità e temperamento dell’uomo e memoria concreta del pensiero e dell’operato dell’architetto. Nel suo complesso l’archivio si articola in sei serie documentali: la serie “Disegni” che raccoglie 2167 unità, tra schizzi e disegni autografi eseguiti dal 1935 al 1990; la serie dei “Disegni di progetto” che raccoglie circa 1500 disegni tecnici dalla fine degli anni trenta agli ultimi incarichi fino alla sua scomparsa (1990); la serie “Corrispondenza” comprendente le lettere ricevute e le minute di quelle inviate dall’architetto durante l’arco temporale che va dal 1937 al 1990 per un totale di 1730 unità; la serie “Lezioni universitarie” consistente in 120 lezioni tenute dal 1928 presso La Scuola Regia d’Architettura di Firenze che dal 1932 diviene Facoltà di Architettura di Firenze e dal 1948 al 1966 presso la Facoltà di Ingegneria di Bologna e varie altre università italiane; infine, la serie “Fotografie” si riferisce alle immagini di molte delle opere realizzate dal 1935 ad oggi e ne documenta le diverse fasi di cantiere e di ultimazione, oltre ai materiali utilizzati per riviste e pubblicazioni con molti contributi di fotografi importanti.

4. ARCHIVIO FOTO LOCCHI
Via del Corso 1, Firenze
Orario di apertura: 11-18

In occasione della Giornata Archivi.doc gli ospiti saranno accompagnati in una “passeggiata virtuale nella Firenze del ‘900” attraverso la proiezione di immagini d’Epoca.
L’Archivio storico Foto Locchi, posto sotto la tutela del Ministero della Cultura (MiC), è considerato per il suo alto valore storico e artistico uno tra i più importanti a livello internazionale. Un corpus d’immagini in costante divenire, che a seguito delle recenti acquisizioni conta oggi oltre 5 milioni di fotografie sulla storia di Firenze e della Toscana, dagli anni Trenta ad oggi, conservate sotto forma di negativi originali. Immagini dal mondo dello sport e dello spettacolo, della moda e della grande Storia, ma anche frammenti pittoreschi che raccontano consuetudini e quotidianità della vita di ieri e di oggi.
La creazione di una piattaforma digitale ha oggi permesso di riportare in vita quasi cent’anni di storia di un territorio, rendendo finalmente fruibile, in modo semplice e immediato, lo straordinario corpus di immagini conservato nella propria Banca Dati.

5. ARCHIVIO GINORI
Via Ginori 11, Firenze
Orario di apertura: 10.30-12.30 e 15.30-17.30

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà presentata la storia dell’archivio attraverso la consultazione dei documenti di maggiore importanza relativi alla storia e alle attività politico economiche e culturali della famiglia Ginori, dal Rinascimento all’età moderna.
L’archivio Ginori è dichiarato per la prima volta di notevole interesse storico nel 1942 ed è conservato al piano terreno del palazzo di proprietà della famiglia, in via Ginori 11. Esso accoglie i documenti del ramo iniziato da Leonardo Ginori (1435-1499), detto dei Ginori Lisci a partire dal XIX secolo, e di Tommaso Ginori (1433-1491) estintosi nel 1580, ed è ordinato in 4 serie di documenti, per un totale di 493 filze. La prima serie, detta di “Scritture ed Instrumenti”, è ancora aperta. E’ confluita nell’archivio parte degli archivi Venturi Ginori e Bardi-Cavalcanti.

6. ARCHIVIO GIOVANNI SPADOLINI
Via Pian dei Giullari 139, Firenze
Orario di apertura: 10-13 e 14-17

In occasione della II Giornata Archivi.doc presso l’Archivio Spadolini sarà possibile ammirare l’esposizione di libretti musicali appartenenti al Fondo Luigi Spadolini (1861-1957) nonno di Giovanni Spadolini, documenti delle raccolte storico artistiche della Fondazione Spadolini inerenti al tema proposto.
L’archivio, testimonianza della vita e dell’attività di Giovanni Spadolini, raccoglie documenti, manoscritti, dattiloscritti, lettere, articoli, saggi e pubblicazioni di tutta una vita. Il materiale è pervenuto in eredirtà alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia insieme alla Biblioteca e a tutti i beni mobili e immobili in cui oggi l’archivio è conservato. La Fondazione possiede anche la Biblioteca di Giovanni Spadolini, suddivisa in tre sedi e ospitante circa 100.000 volumi.

7. ARCHIVIO GUICCIARDINI
via dei Guicciardini 15, Firenze
Orario di apertura: 10-13 e 16-18

In occasione della Giornata Archivi.doc l’Archivio Guicciardini propone l’illustrazione di alcuni dei documenti più importanti della famiglia: pergamene antiche, libri contabili del ‘500 e lettere autografe di personaggi illustri.

L’Archivio Guicciardini si trova all’interno dell’omonimo palazzo, adiacente a Piazza Pitti: consiste in una sala di studio e in un grande ambiente voltato dove sono conservate le filze dei documenti. L’archivio come lo vediamo oggi fu sistemato da Paolo Guicciardini (1880-1955), trasferendolo da una stanza ubicata al primo piano in questi ambienti a piano terreno. Il 22 maggio 1930 Paolo inaugurava la sala di consultazione, appositamente creata per ricevere gli studiosi, dedicandola alla memoria del figlio Luigi, morto precocemente. Si tratta di uno dei primi casi di un archivio privato che apriva le porte a chi fosse interessato ad eseguire studi storici. Non a caso Paolo era molto amico di Roberto Ridolfi, che faceva parte del Consiglio Superiore per gli Archivi, ente promotore nel 1939 della prima legge sugli archivi (22 dicembre 1939, n. 2006). Roberto Ridolfi curò inoltre un accurato saggio sulle carte dell’archivio, strumento ancora oggi indispensabile per orientarsi all’interno delle filze. Paolo Guicciardini era figlio di Francesco (1851-1915) personaggio di spicco nel panorama italiano a cavallo della fine del secolo, sindaco di Montopoli e di Firenze, deputato al Parlamento e più volte Ministro degli Esteri e dell’Agricoltura agli inizi del Novecento nei governi Sonnino e Di Rudinì, grazie a lui si pose mano fin dal 1890, per opera di Alessandro Gherardi dell’Archivio di Stato di Firenze, all’edizione critica (che vide la luce nel 1919) della Storia d’Italia del grande storico fiorentino e suo omonimo. Paolo proseguì l’opera di divulgazione e valorizzazione degli scritti dello storico, curando numerose pubblicazioni e favorendo nuovi studi critici. Lui stesso curò alcuni libri sulla storia della famiglia e sui beni ad essa appartenuti (si ricorda tra gli altri un volume su Palazzo Guicciardini e uno sulla Fattoria di Cusona in Val d’Elsa).
La struttura dell’archivio Guicciardini è molto complessa, non solo perché, per motivi ereditari e matrimoniali, è diventato un contenitore che accoglie altri numerosi ed importanti fondi familiari (Bardi, Pucci, Albizzi, Morrocchi), ma anche perché ha subito nel corso dei secoli vari interventi di riordino e descrizione legati soprattutto alla presenza delle carte dello storico Francesco che suscitarono un precoce interesse da parte degli studiosi. Queste ultime furono inserite e descritte, alla metà del Settecento, nel catalogo della Biblioteca di casa Guicciardini e restituite all’archivio solo in occasione della sua apertura nel 1930.
Quello che potremmo definire il “Fondo proprio della Famiglia Guicciardini” (con alcune commistioni di carte Bardi e Pucci) comprende:
– Carteggi, Legazioni e commissarie, 1423-1668, 25 buste segnate con numeri romani di cui le prime sei relative al Quattrocento, le altre al Cinque e Seicento, una sezione di carte strettamente politiche a testimonianza dell’intensa attività pubblica e soprattutto diplomatica che i Guicciardini svolsero dall’età repubblicana fino alla metà del Seicento.
– Carte di Francesco Guicciardini riguardanti le varie versioni manoscritte, autografe e non, delle opere dello storico, a partire dalle Storie Fiorentine 1378-1509 (1509), dai ricordi politici e civili (1525-1529) fino alla Storia d’Italia (1537-1540).
– Miscellanea, documenti che vanno dal sec. XIII al XVIII: si segnala tra le cose notevoli una piccola raccolta di scritture e lettere savonaroliane, raccolte da Iacopo fratello dello storico e ardente seguace del frate.
A costituire la seconda sezione (sezione patrimoniale) concorrono le serie denominate Pergamene, Libri di Amministrazione e Testamenti, Processi e Scritte Patrimoniali.
Al fondo proprio della famiglia si aggiunsero numerosi archivi di famiglie imparentate con i Guicciardini. Essi costituiscono quello che potremmo definire il Fondo “Estranei”, che si compone dei seguenti archivi: le Carte Bardi, le Carte di Alessandro Pucci, le Carte del ramo di Ottavio Pucci, il Fondo Albizzi, le carte Venturi e quelle del fondo Bardi di Vernio.

8. ARCHIVIO NICCOLINI DI CAMUGLIANO
Via del Moro 15, Firenze
Orario di apertura: 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio Niccolini di Camugliano propone una visita guidata all’archivio con cenni alla storia della famiglia e un breve assaggio della documentazione contenuta. Per seguire il tema conduttore della manifestazione di quest’anno particolare attenzione sarà data alla vicenda di Lucia Coppa, “virtuosa di musica” per i marchesi Niccolini.
L’archivio Niccolini di Camugliano è stato organizzato nella seconda metà del Settecento per volere dell’abate Antonio Niccolini, intellettuale illuminista. Proprio per questo motivo grande attenzione è stata dedicata alle corrispondenze degli ambasciatori di casa Niccolini (Otto, Agnolo, Piero, attivi sin dalla metà del Quattrocento), e alla corrispondenza dello stesso abate Antonio. L’archivio conserva anche una raccolta di pergamene a partire dal Trecento, gli atti patrimoniali della famiglia e del marchesato di Camugliano, documenti delle famiglie “aggregate”: Benvenuti, Ciaini di Montauto, Vitelli, Del Bufalo, Giugni.

9. ARCHIVIO STORICO DI PALAZZO PUCCI
Via de’Pucci 4, Firenze
Orario di apertura: 10-13

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile visitare l’Archivio Pucci alla presenza dell’archivista, assistendo ad una breve spiegazione sulla storia della sua creazione.
L’Archivio Pucci è posto al primo piano dell’omonimo palazzo, dove sono conservati numerosi documenti relativi alla genealogia della famiglia Pucci e ai vari rapporti intercorsi nei secoli con le famiglie nobili.

10. ARCHIVIO STORICO DI SAN NICCOLÒ DEL CEPPO
Via Pandolfini 3, Firenze
Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio Storico di San Niccolò del Ceppo propone una visita guidata al percorso museale dell’Oratorio e all’allestimento delle sale dell’Archivio.
Ininterrottamente custodito nella sede della Compagnia dalla fine del ‘500, l’Archivio custodisce vari libri di Memorie e registri di Entrate e Uscite, oltre gli antichi Capitoli della Compagnia del Ceppo e di altre ad essa collegate. Di particolare rilievo il fondo della Scuola di Musica e della Compagnia di S. Cecilia, oggetto di una prossima pubblicazione.

11. ARCHIVIO DI ROBERTO LONGHI, ARCHIVIO DI ANNA BANTI C/O FONDAZIONE DI STUDI DI STORIA DELL’ARTE ROBERTO LONGHI
via B. Fortini 30, Firenze
Orario di apertura: 10.30-13.00 e 15-17.30

In occasione della II Giornata Archivi.doc i visitatori dell’Archivio di Roberto Longhi potranno assistere ad una breve illustrazione dell’archivio stesso, con riferimento al tema della musica, e alla visita di alcuni degli ambienti della casa di Roberto Longhi e di Anna Banti.
L’archivio di Roberto Longhi, riordinato e consultabile su appuntamento, permette di cogliere l’intensa attività dello storico dell’arte, del critico e del conoscitore, così come dell’intellettuale profondamente connesso con la vita culturale del suo tempo, in contatto con un numero amplissimo di critici, artisti, storici, letterati. Le carte di Anna Banti (all’anagrafe Lucia Lopresti), in corso di riordino, si riferiscono ad alcuni dei suoi scritti, come anche alla sua attività di giornalista in varie testate per rubriche culturali e cinematografiche.

12. ARCHIVIO DI TEMPO REALE
c/o Villa Strozzi – via Pisana 77/A, Firenze
Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio di Tempo Reale propone una mostra di partiture musicali rare del secondo Novecento e di altri materiali quali locandine e tecnologie, oltre a una visita alle peculiarità dell’archivio con particolare attenzione ai beni musicali elettronici.
Fondato da Luciano Berio a Firenze nel 1987, Tempo Reale è oggi un punto di riferimento per la ricerca, la produzione e la formazione nel campo delle nuove tecnologie musicali e della musica elettronica. Il suo archivio nasce come agglomerato di materiali acquisiti e prodotti da Tempo Reale dalla fondazione del Centro a oggi. Su proposta della Soprintendenza archivistica della Toscana, questo patrimonio ha ricevuto nel 2012 il riconoscimento di «interesse storico particolarmente importante» da parte della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici. L’archivio raccoglie la documentazione relativa sia alle produzioni musicali sia alle numerose attività svolte dal Centro in campo scientifico, didattico, organizzativo e gestionale: materiali sonori preparatori, materiali informatici di realizzazione, registrazioni audio/video, fotografie, manifesti, libretti, lettere e documenti. Inoltre, nella serie “Partiture”, si conservano partiture di compositori del secondo Novecento (circa 600 pezzi, con autori come Daniele Lombardi, Salvatore Sciarrino, Stefano Gervasoni, Sylvano Bussotti, Paolo Castaldi…). La collezione, per la sua natura, è in continuo aggiornamento e la produzione o l’acquisizione di nuovi materiali comporta la continua integrazione del suo contenuto.

13. ARCHIVIO E BIBLIOTECA DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE FONDAZIONE ONLUS
via delle Fontanelle 24, Firenze
Orario di apertura: 15.30-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole apre al pubblico il ricco patrimonio musicale con visite guidate nella prestigiosa sede di Villa La Torraccia: si potrà accedere alla biblioteca musicale e ripercorrere le tappe salienti dell’utopia fiesolana grazie ad una piccola mostra documentaria itinerante allestita all’interno degli spazi della Scuola di Musica, compreso lo studio del suo fondatore Piero Farulli. Partenza delle visite davanti al Villino.
La Scuola di Musica di Fiesole da quasi cinquant’anni rappresenta un punto di riferimento per la didattica musicale: l’eccellenza dei risultati dei suoi studenti e le sue molteplici attività e performance sono riconosciute a livello internazionale. Di tutto questo, e in particolare dell’instancabile azione di divulgazione culturale del suo fondatore Piero Farulli, violinista del celebre Quartetto Italiano, ne è testimone il ricco archivio della Scuola e la biblioteca specializzata nel repertorio classico. Nel corso degli anni la Fondazione ha accolto moltissime donazioni da parte di interpreti e studiosi, di strumentisti e di compositori, di cantanti e direttori d’orchestra e ad oggi si conservano oltre 25.000 musiche, qualche migliaio di libri, decine di faldoni d’archivio e centinaia di registrazioni audio e video. Le carte pentagrammate, gli autografi musicali, le composizioni vincitrici di concorsi, il materiale per l’allestimento di operine per ragazzi, gli spartiti ricchi di annotazioni per lo studio e le partiture orchestrali con i segni di interpretazioni, insieme alle lettere, ai verbali delle riunioni, agli atti dei convegni, alle rassegne stampa, ai nastri ed LP, ci raccontano la storia musicale italiana, e in particolare fiesolana, dell’ultimo secolo.

14. ARCHIVIO STORICO GIUNTI EDITORE
via Bolognese 165, Firenze
Orario di apertura: 10-13

In occasone della II Giornata Archivi.doc sarà possibile visitare l’Archivio storico Giunti Editore e alcune parti della sede di Giunti Editore, oltre alla mostra di libri e documenti storici conservati, con particolare attenzione al tema della musica.
L’Archivio storico Giunti Editore ha sede nell’antica limonaia del complesso rinascimentale di Villa La Loggia a Firenze. Al suo interno sono conservati i libri e i documenti relativi all’attività delle case editrici, fiorentine e non, che nel corso degli ultimi due secoli sono confluite nell’attuale Gruppo editoriale, guidato da Sergio Giunti. La volontà della famiglia Giunti è quella di conservare e valorizzare la memoria storica del proprio lavoro editoriale, anche nella convinzione che i progetti e le esperienze del passato siano utili per il presente e rafforzino le scelte per il futuro.
Il Ministero per i beni e le attività culturali ha riconosciuto all’Archivio storico il carattere di bene culturale e lo ha dichiarato di notevole interesse storico. Tale dichiarazione ha fatto rientrare l’archivio privato di impresa nella sfera di interesse pubblico. Il materiale conservato è consultabile da parte di studiosi e ricercatori, compatibilmente con le esigenze del lavoro aziendale. I principali fondi documentari conservati sono quelli delle due storiche case editrici fiorentine, di matrice risorgimentale, G. Barbèra Editore e R. Bemporad & Figlio, divenute di proprietà Giunti nel corso del Novecento.

15. ARCHIVIO STORICO DEL TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
Piazza Vittorio Gui 1, Firenze
Orario di apertura: 10-13

In occasione della Giornata Archivi.doc sarà possibile partecipare ad una visita guidata dell’archivio.
Quando nel 1928, Vittorio Gui fondò l’Orchestra Stabile Fiorentina, forse non avrebbe mai potuto immaginare che quasi un secolo dopo, si sarebbe potuto accumulare, anno dopo anno, grazie alle stagioni successive e soprattutto alla fondazione del Festival, tanta storia di cultura che è stata fondamentale non solo per Firenze ma per tutto il mondo nell’ambito delle arti figurative e musicali.
L’Archivio del Maggio conserva un valore incalcolabile composto da quasi 13mila tra bozzetti, figurini disegnati e realizzati da alcuni degli artisti più importanti del Novecento come per esempio Guttuso, De Chirico, Sironi, Savinio; questi e molti altri caratterizzano il patrimonio – quasi incredibile – del Teatro che è a disposizione sia degli studiosi che degli appassionati del Teatro, sia ai semplici curiosi. Sono conservati in quasi mezzo chilometro di scaffali più di 100mila documenti a partire dal 1928 fino alla più recente contemporaneità, un migliaio di manifesti tra cui 200 prodotti da artisti di fama internazionale, circa 300 modellini, maquette, plastici, e tutta la serie completa degli autografi e dei programmi di sala.
L’Archivio del Maggio non può essere considerato come un luogo “chiuso”, un luogo dove si entra solo per studiare il passato, ma è uno spazio espositivo dinamico e di consultazione su due piani che continua a vivere quotidianamente insieme al teatro, continua a ricevere documenti, materiali nuovi e delle nuove produzioni; riceve le donazioni come quelle dei costumi di scena offerti al Maggio da Renata Tebaldi o da Ebe Stignani e che sono esposti a rotazione assieme ad altra cinquanta di interesse storico.

16. ARCHIVIO STORICO DELL’ACCADEMIA DEGLI IMMOBILI
Via della Pergola 30, Firenze

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio storico dell’Accademia degli Immobili, situato presso il Teatro della Pergola di Firenze, propone una serie di visite guidate.
Presso il Teatro della Pergola sono conservati numerosi materiali archivistici riguardanti l’attività del Teatro dal 1645 fino ad oggi tra cui alcuni fondi di personalità come Orazio Costa e Arnoldo Foà, l’archivio delle stagioni teatrali e l’Archivio storico dell’Accademia degli Immobili, oggetto delle visite guidate della giornata del sabato 8 ottobre 2022. La storia dell’Accademia degli Immobili è strettamente intrecciata alla storia del Teatro della Pergola: essa, infatti, ne è stata la proprietaria fino al 1942, anno in cui il teatro è stato ceduto all’Ente Teatrale Italiano. L’archivio dell’Accademia contiene documenti che testimoniano, insieme all’attività propria dell’Accademia, anche le fasi di costruzione, di trasformazione e di gestione del teatro. Esso ospita circa 1500 unità archivistiche molto eterogenee, riordinate nel 2010 sotto la tutela e il coordinamento della Soprintendenza Archivistica della Toscana. I documenti più antichi risalgono al 1644, i più recenti sono verbali delle ultime adunanze tenute dal corpo accademico negli anni Settanta del Novecento.

17. CONGREGAZIONE BUONOMINI DI SAN MARTINO
Piazza San Martino, Firenze
Orario di apertura: 10-13

In occasione della II Giornata Archivi.doc la Congregazione dei Buonomini apre al pubblico il suo archivio con la presentazione dei diversi lasciti e la mostra dei reperti più significativi e antichi.
I Buonomini di San Martino si occupano dei bisognosi di Firenze dal 1442. Il fondatore, Antonino Pierozzi, chiamò 12 uomini per affidargli l’incarico di assistere i poveri vergognosi che all’epoca erano gli avversari politici di Cosimo de’ Medici. Ancora oggi la congregazione vive con le stesse semplici regole di 570 anni fa e, affidandosi alla Provvidenza, ottiene il contributo dei fiorentini e delle persone caritatevoli. Quando le finanze dei Buonomini si esauriscono, si accende un lumicino fuori dalla cappella (Piazza San Martino) e da qui deriva l’espressione toscana “essere al lumicino”. Ancora oggi la totalità delle offerte che arrivano alla congregazione sono devolute in beneficienza ed i Buonomini mantengono la massima riservatezza a tutela della dignità dei bisognosi.

18. LE CARTE DELL’ARCHIVIO DEGLI AMICI DELLA MUSICA FIRENZE
via Pier Capponi 41, Firenze
Orario di apertura: 10-12 e 15-17

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile ammirare le carte e i documenti (1920-1950) della nascita di una “Civile Società Musicale”.
L’archivio è in fase di riordino: comprende principalmente i programmi di sala e gli autografi dei più importanti musicisti che hanno suonato nelle stagioni dell’Associazione Amici della Musica dal 1920 ad oggi. Poche sono le testimonianze scritte e le fotografie andate distrutte a causa dell’alluvione del 1966 a Firenze poiché gli archivi dell’istituzione erano situati in via Rondinelli al piano terreno.

provincia

19. ARCHIVIO BINI SMAGHI BELLARMINI
Via Volterrana 213, loc. La Romola, San Casciano in Val di Pesa (FI)
Orario di apertura: 10-13 e 14-16

In occasione della II Giornata Archivi.doc presso l’Archivio Bini Smaghi Bellarmini sarà possibile vedere esposti alcuni documenti conservati presso l’archivio quali registri contabili, quaderni di memorie, cabrei e il Priorista Bini (XVIII sec.), libri di fattoria.
L’archivio Bini Smaghi Bellarmini conserva i documenti relativi alle famiglie Bini e Martellini nel periodo compreso tra il XV e il XVIII secolo ma, purtroppo, con profonde lacune. Infatti parte dei documenti, soprattutto quelli relativi al Quattrocento e al Cinquecento, sono andati perduti.

20. ARCHIVIO CORSINI FIRENZE
Via San Piero di sotto 3, San Casciano in Val di Pesa (FI)
Orario di apertura: 10.30-13

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio Corsini propone visite guidate a cura dei proprietari.
L’archivio Corsini di Firenze, una delle più ricche raccolte private della Toscana, con le sue oltre 12.500 unità archivistiche è stato riconosciuto di notevole interesse storico dalla Soprintendenza della Toscana nel 1983.
Le carte qui conservate coprono sette secoli di storia (dal 1330 circo al XX secolo). I documenti conservati comprendono libri di commercio delle compagnie Corsini, serie di affari legali, contratti e testamenti, carteggio privato dei membri della famiglia, documentazione amministrativa delle aziende agricole oltre a mappe, pergamene, cabrei e una ricca raccolta fotografica.
Oltre alla ricchezza della documentazione, dovuta alla sua mole, la sua importanza deriva dal ruolo di primo piano che numerosi esponenti della casata ricoprirono nelle vicende politiche ed economiche non solo toscane, ma italiane ed europee.
Nell’archivio Corsini sono inoltre conservate le carte appartenenti ad altre famiglie imparentate con i Corsini nel corso dell’Ottocento, quali i Rinuccini, i Buondelmonti, gli Scotto di Pisa e i Martellini.

21. ARCHIVIO SALVATORE FERRAGAMO
c/o Salvatore Ferragamo spa – Via Giuseppe Mercalli 205/207, Loc. Osmannoro, Sesto Fiorentino (FI)
Orario di apertura: 10-13

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio Storico Salvatore Ferragamo sarà aperto in via straordinaria e proporrà un tour guidato da personale specializzato.
La storia dell’archivio storico Salvatore Ferragamo procede di pari passo a quella dello stesso Salvatore che ha sempre avuto l’abitudine di conservare prototipi, documenti, fotografie, persino ritagli di giornale relativi alla sua attività. Dopo la sua scomparsa, nel 1960, la famiglia Ferragamo ha assunto la guida dell’azienda e ha deciso non solo di conservare l’intero patrimonio, bensì di alimentarlo anno dopo anno, con la stessa attitudine del fondatore. Se il primo archivista dell’azienda è stato il Fondatore, è grazie all’impegno e alla passione della sua primogenita, Fiamma Ferragamo, se l’archivio si è consolidato negli anni arrivando ad essere oggi una realtà tanto vasta quanto strutturata, organizzata nel rispetto dei più alti standard conservativi. Dopo la morte del padre, Fiamma assunse il ruolo di Direttore Creativo del settore scarpe e pelle donna e sostenne fortemente la creazione di un museo dedicato alla storia del marchio e di un archivio capace di mantenere vivo il ricordo della tradizione e dei valori della famiglia Ferragamo anche nelle nuove generazioni. Per questo motivo la nuova sede dell’archivio, entrata in funzione nel 2020 all’interno dello stabilimento Ferragamo, vicino a Firenze, è a lei dedicata.
Lo spazio accoglie una parte della biblioteca del Museo Salvatore Ferragamo, composta da migliaia di volumi, cataloghi di mostre, cataloghi pubblicitari e riviste specializzate in arte e moda. La Sala Consultazione è a disposizione di coloro che lavorano in azienda ma anche di studenti, giornalisti ed esperti del settore che abbiano necessità di svolgere ricerche all’archivio, sempre con il supporto di personale specializzato. L’intera area è pensata anche come spazio espositivo, dov’è possibile ammirare riproduzioni di calzature storiche, fotografie, opere e installazioni. Dal 2013 l’archivio, di proprietà dell’azienda, è posto sotto la gestione della Fondazione Ferragamo, che si sta occupando anche della digitalizzazione di tutto il materiale, grazie all’utilizzo del software Samira, un database in grado di raccogliere informazioni e dati estremamente eterogenei.
L’archivio Salvatore Ferragamo è principalmente un archivio di prodotti, documentati in tutti gli aspetti: dalla progettazione alla produzione finale. Include fondi estremamente eterogenei, tra cui calzature, borse, articoli di piccola pelletteria, abbigliamento e accessori in seta, ma anche documenti, brevetti, fotografie, filmati e opere d’arte. Le stanze di conservazione sono provviste di scaffali e appenderie compattabili che permettono di ottimizzare lo spazio e ridurre l’esposizione del materiale a agenti esterni potenzialmente dannosi. Gli standard conservativi prevedono, inoltre, il rispetto di determinati valori atmosferici, calcolati in base alle diverse categorie di materiali e costantemente monitorati.

22. CASA GARIBALDI – VILLA TINTI FABIANI – ASS.NE N.LE CASE DELLA MEMORIA
via Darwin 26, Castelfiorentino (FI)
Orario di apertura: 14.30-18.30

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile visitare il piano padronale, le camere degli ospiti e di Garibaldi ed altri ambienti, accompagnati dalla proprietà in costume.
La villa Tinti-Giannini, di sapore ottocentesco, si trova nella frazione di Petrazzi, a Castelfiorentino (FI) e deve il nome ai suoi proprietari: Tommaso Giannini la acquisì nel 1883, a “cancelli chiusi”, da Onorato Tinti. La villa ha preso anche il nome di Villa Garibaldi poiché in questa casa, l’8 agosto 1867, pernottò il Generale Giuseppe Garibaldi durante la sua visita a Castelfiorentino, mentre stava cercando di raccogliere adesioni in Toscana in vista dell’imminente campagna militare contro lo Stato Pontificio (culminata con la pesante sconfitta a Mentana). Fra le numerose camere spicca infatti la camera parata di stoffa rossa in cui alloggiò Garibaldi, che conserva tutti gli arredi in modo completo e non è stata modificata nel corso del tempo. Gli oggetti sono gli stessi utilizzati dal generale durante la sua visita, ricordata anche in una lapide posta sulla facciata dell’ingresso della villa. Fra i ricordi garibaldini spicca un piccolo ritratto di Anita con una notazione di mano di Menotti che recita “Questo è l’unico vero ritratto di mia madre”. La villa si articola su due piani e un seminterrato ad uso cantina dove si trovano ancora i vecchi tini, botti, bottiglieria d’epoca, caratelli e attrezzi che servivano per la spremitura dell’uva e per la frangitura delle olive. Anche le cucine hanno subito ben poche trasformazioni nel corso dell’ultimo secolo. Presenti anche gran parte dei ricordi di famiglia: foto d’epoca, quadri legati alle nostre vicende nazionali e risorgimentali e oggetti d’uso. Lo stesso può dirsi degli arredi conservati quasi interamente intatti: divani, poltrone, scrivanie, scansie, credenze, manche servizi di piatti e porcellane varie.
Altro elemento di interesse è rappresentato dalla Sala delle bandiere: un grande salone interamente dedicato al ricordo della vittoria del 1918. Sia gli arredi che le decorazioni murarie risalgono al periodo in questione, mentre i quadri alle pareti ricordano le imprese belliche. La sala raccoglie numerose bandiere in seta di varie dimensioni che furano usate il 4 novembre del 1918. In quella data infatti nel piccolo borgo fu organizzata una festa per celebrare l’evento: le case furono ornate con le bandiere tricolore, in gran parte acquistate dalla famiglia Giannini. Alla fine della giornata le bandiere furono ritirate e deposte nel salone dove si trovano ancora oggi, insieme a due foto che testimoniano l’evento.


LIVORNO

  1. ARCHIVIO STORICO FILARMONICA MASCAGNI DI CECINA – ASS.NE N.LE CASE DELLA MEMORIA
    Via F.D. Guerrazzi 33, Loc. La Cinquantina, Cecina (LI)
    Orario di apertura: 16-18

    In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio Storico Filarmonica Mascagni di Cecina propone, nel contesto della dimora storica di F.D. Guerrazzi, un evento musicale ed espositivo in collaborazione con la Banda locale la Filarmonica Pietro Mascagni. Espositivo in quanto si intende celebrare ed esporre le composizioni musicali originali del primo direttore della Filarmonica Mascagni “Guglielmo Ducci”, il cui concerto musicale inaugurale che fu eseguito in Piazza Guerrazzi nel 1902. Le composizioni musicali di Ducci si rifanno alle composizioni musicali del tardo ottocento italiano dominato dal melodramma ed in specifico la marcia militare “Sempre Avanti” scritta dal maestro Ducci ha ben poco del militaresco se non il suo incipit iniziale squillante perché si compone di una linea morbida e cantabile esposta in una sorta di doppio crescendo composta per legni a cui si aggiungano le trombe con il contrappunto dei baritoni. Gli spartiti originali di Ducci verranno esposti con i nuovi spartiti musicali di “Sempre Avanti” rielaborati dal maestro Massimiliano Niotta che ha integrato in organico nella scrittura pentagrammata il saxofono, strumento importante e molto versatile per le orchestre di fiati, inventato nella seconda metà dell’Ottocento, ma che all’epoca della composizione di Ducci non ancora utilizzato in Italia. L’esposizione sarà corredata e deliziata dal concerto musicale della Filarmonica Mascagni che vedrà riprodurre in versione moderna anche il brano “Sempre Avanti”.
    Le informazioni storiche della attività della Banda sono custodite presso la sede della Filarmonica Via Corsini ( c/o bocciodromo comunale) e nell’archivio storico comunale Via Corsini ( c/o biblioteca comunale).

LUCCA

  1. ARCHIVIO PUCCINI
    viale Puccini 260, Torre del Lago (LU)
    Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc la Fondazione Simonetta Puccini esporrà circa venti documenti estratti dalle sezioni “Carteggio”, “Fototeca”, “Emeroteca” e “Musica manoscritta”. L’’esposizione sarà visitabile presso l’Auditorium Simonetta Puccini, viale Puccini 260 – Torre del Lago.
L’Archivio Puccini è stato dichiarato fondo di interesse storico dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana. La raccolta comprende un’ampia documentazione, composta da carteggi familiari e professionali, missive, fotografie, documenti amministrativi, musica manoscritta e a stampa, e costituisce una testimonianza di straordinario valore per la ricostruzione della vita e dell’opera di Giacomo Puccini. La documentazione attualmente conservata a Torre del Lago ammonta a circa 28.500 carte e 2.000 volumi manoscritti e a stampa. Nell’Archivio sono inoltre presenti le edizioni a stampa delle opere pucciniane, licenziate a più riprese da Ricordi, nella riduzione per canto e pianoforte: materiali preziosi per la ricostruzione del processo compositivo, dal momento che Puccini sottopose a revisione pressoché tutte le sue opere, modificandole con annotazioni manoscritte sugli spartiti che poi trasmetteva al suo editore perché correggesse le precedenti edizioni. Oltre a un prezioso fondo di circa 450 manoscritti musicali di autori di epoca più antica, la cosiddetta «Biblioteca degli Antenati» che lo stesso Maestro conservava e catalogava, trasformandola in un prezioso strumento di studio, l’Archivio include materiali direttamente riconducibili agli interessi e al lavoro di Giacomo Puccini. Ne fanno parte, per esempio, gli spartiti a stampa e gli estratti delle opere dei musicisti suoi contemporanei sui quali annotava appunti e pensieri; materiali di lavoro, costituiti da abbozzi, schizzi e brevi idee musicali, ma anche porzioni più ampie di una composizione progettata, da sviluppare in seguito. Il fondo inedito più prezioso è identificabile nei 3.100 autografi musicali. Questi manoscritti costituiscono la parte più inestimabile e unica della raccolta. Si tratta di carte autografe, tra cui alcuni inediti, che testimoniano la genesi delle dodici opere pucciniane e di alcune delle composizioni minori, in vari stadi di elaborazione o di revisione, nonché di frammenti musicali di varia natura e di composizioni per organo e pianoforte. Si tratta quindi della più grande e totalizzante raccolta di documenti pucciniani che impegneranno i più grandi nomi nello studio della revisione musicale e umana di Giacomo Puccini. Dal 2018, grazie al sostegno della Soprintendenza Archivistica e Bibliografia della Toscana, le carte che compongono l’Archivio, sono state riordinate rispettando il criterio usato dal Maestro per la suddivisione dei suoi documenti, operazione resa possibile dall’ausilio di alcune schede descrittive prodotte negli anni precedenti, relative alle sezioni “biblioteca storica”, “emeroteca”, “fotografie” e parte del “carteggio”. Si è quindi giunti ad un elenco dettagliato. Alcuni lotti (circa 900 documenti) sono stati restaurati e inseriti nelle apposite camice protettive. Nel frattempo si sono conclusi i lavori al Polo Direzionale della Fondazione Simonetta Puccini dove è stato creato un caveau utile alla conservazione dell’archivio. La stanza è dotata dei più sofisticati sistemi di mantenimento dei paramenti di climatizzazione e di prevenzione incendi (Argon). Le scaffalature sono in materiale ignifugo e i contenitori per il condizionamento delle carte rispecchiano i parametri indicati per la conservazione del materiale antico.

2. ARCHIVIO STORICO ORLANDO SMI
Via della Repubblica 257, Fornaci di Barga, Barga (LU)
Orario di apertura: 14.30-17.30

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile partecipare ad una visita guidata all’archivio storico Orlando SMI e all’esposizione di cimeli risorgimentali collezionati dalla Famiglia Orlando, fra cui l’uniforme da volontario garibaldino di Giuseppe Orlando, uno dei Mille e direttore di macchina del piroscafo Lombardo. Verranno mostrati documenti storici e materiale fotografico. Proiezione di un documentario dell’Istituto Luce sulle opere assistenziali della Società Metallurgica Italiana.
L’ Archivio Storico Orlando SMI è di proprietà di Intek e KME Italy ed è conservato a Fornaci di Barga (LU) nella sede di KME ltaly. La Società Metallurgica Italiana, costituita nel 1886, realizzava prodotti di fonderia in rame, ottone e leghe di metalli non ferrosi. E’ stata una delle piu importanti industrie italiane nell’arco di oltre un secolo, con stabilimenti sia in Toscana che nel Nordi Italia. La famiglia Orlando, nella fase di realizzazione dei primi stabilimenti toscani, ha avuto una visione moderna ed illuminata non solo nelle attività produttive ma anche nell’assistenza sociale e culturale a favore dei dipendenti e delle loro famiglie. Oggi l’attività industriale dell’azienda (KME) prosegue sia in Italia che all’estero. Lo stabilimento di Fornaci di Barga (LU) è il piu importante sul territorio nazionale.
L’Associazione Archivio Storico Orlando Smi (ETS) è stata fondata nel 2016 per collaborare con la proprietà allo scopo di riordinare, rendere fruibile e valorizzare questo importante archivio d’impresa che raccoglie una vasta documentazione storica (fine XIX sec.- fine XX sec.) posta sotto tutela del Ministero dei Beni Culturali. Attualmente sono stati inventariati i primi quattro importanti fondi: Atti Dovuti, Marchi e Brevetti, Opere Assistenziali, Materiale Fotografico. Il lavoro proseguirà con I’inventariazione di altri fondi.

3. PUCCINI MUSEUM – CASA NATALE – ASS.NE N.LE CASE DELLA MEMORIA
Piazza Cittadella 5, Lucca
Orario di apertura: vengono proposte due visite alle 17 e alle 18.30

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile assistere eccezionalmente ad una visita guidata a più voci della Casa natale di Giacomo Puccini con particolare attenzione alle partiture e agli spartiti, manoscritti e a stampa, e ad altri preziosi documenti che raccontano la creatività di questo grande compositore. La visita sarà accompagnata da intermezzi musicali.
L’Archivio della Fondazione Giacomo Puccini conta circa 1000 documenti (musiche manoscritte e autografe, lettere, fotografie, libretti, spartiti e partiture a stampa, ecc). L’80% del patrimonio è già stato catalogato e digitalizzato e sarà presto consultabile on line grazie ad un sito creato dalla Soprintendenza archivistica e Bibliografica della Toscana. Si tratta di documenti che nel corso degli anni la Fondazione ha acquistato e ricevuto in dono. Alcuni fondi sono direttamente collegati alla famiglia (discendenti della famiglia Puccini e della famiglia della moglie Elvira Bonturi) o altri fanno riferimento a personaggi che sono stati in relazione diretta con il compositore nel corso della sua vita. L’archivio accoglie anche beni in comodato o in prestito appartenenti a privati e/o istituzioni.


MASSA CARRARA

  1. ARCHIVIO STORICO DI BAGNONE
    Piazza Marconi 7, Bagnone (MS)
    Orario di apertura: 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio Storico di Bagnone propone una visita guidata tra i documenti del Territorio attraverso la storia delle Istituzioni territoriali sotto il dominio fiorentino.
Nel 1450 le comunità comprese nel feudo di Castiglione del Terziere si sottomisero alla Repubblica Fiorentina. A partire da questa data il comune di Firenze impose la residenza a Castiglione del Terziere di un capitano per amministrare la giustizia civile e criminale e fungere da elemento di collegamento con le magistrature centrali. Nel 1471 il marchese Cristiano Malaspina vendette ai fiorentini il feudo di Bagnone e furono stipulati capitoli di sottomissione con la comunità di Pastina. Anche Pastina e i popoli dell’ex feudo di Bagnone vennero inclusi nelle pertinenze del Capitanato di Castiglione del Terziere. L’estensione territoriale del Capitanato nel distretto fiorentino si accrebbe soprattutto nel corso del secolo XVI. Nel 1546 venne acquisita Rocca Sigillina, nel 1551 furono annesse Corlaga e Filattiera con le ville di Biglio, Gigliana e Lusignana, nel 1574 Lusuolo, Giovagallo e Riccò, nel 1578 Groppoli e nel 1617 Terrarossa. Il Capitanato di Castiglione del Terziere fino al 1772 era costituito dalla podesteria di Castiglione del Terziere, con i comunelli di Cassolana, Grecciola, Corvarola, Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano, Fornoli, dalla podesteria facente capo a Bagnone con i comunelli di Nezzana, Mochignano, Compione, Collesino, dalla podesteria di Codiponte comprendente i comunelli di Codiponte, Cascina, Equi, Aiola, Monzone, Sercognano, Alebbio, Prato, dalle comunità di Corlaga, Pastina, Lusana, Filattiera, Gigliana, Rocca Sigillina, Groppoli, Lusuolo, Riccò, Caprigliola, Albiano, Terrarossa e Vinca. In seguito alla legge del 30 settembre 1772 la circoscrizione territoriale del Capitanato venne notevolmente ridimensionata. Albiano e Caprigliola, insieme ai comunelli della podesteria di Codiponte e alla comunità di Vinca vennero incluse nel vicariato di Fivizzano, a Groppoli e Terrarossa vennero stabiliti due distinti vicari. Le suddette comunità, tuttavia, rimasero fino al 1777 nella cancelleria di Bagnone. Al momento della riforma comunitativa del 1777 il vicariato di Bagnone era costituito dai comunelli compresi nelle podesterie di Castiglione e di Bagnone, dalle comunità di Pastina, Lusana, Filattiera, Gigliana, Rocca Sigillina, Biglio, Lusuolo e Riccò.

2. ARCHIVIO DOMESTICO DEI MALASPINA DI MULAZZO
Piazza Malaspina, 2, Mulazzo (MS)
Orario di apertura: 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc il Centro studi storici Alessandro Malaspina propone una visita guidata alle sale espositive del Museo dei Malaspina, dove tanti documenti narrano la storia della Famiglia Malaspina di Mulazzo, capostipite dello Spino Secco, appartenenti all’Archivio familiare, dalle origini della famiglia stessa agli ultimi esponenti: Azzo Giacinto, legislatore ed Alessandro Malaspina, grande navigatore del XVIII secolo, al servizio della Spagna, condusse viaggi ed esplorazioni politico – scientifiche lungo le coste americane e nel pacifico che dettero risultati importanti per le scienze geografiche e naturali e conoscenze antropologiche, amministrative e politiche dei territori spagnoli di oltre Oceano, finendo per motivi politici d’essere imprigionato per dieci anni a La Coruna e liberato solo per intercessione di Napoleone. Tornato in Lunigiana, attese agli affari locali e familiari lasciando grande traccia di sé fino alla morte avvenuta in Pontremoli nel 1810.
I Malaspina di Mulazzo, le relazioni con l’impero, con gli stati territoriali e con i vari rami della famiglia, attraverso l’archivio familiare: unico archivio familiare dei Malaspina di Lunigiana conservato in loco presso ll Museo dei Malaspina di Mulazzo, ordinato e digitalizzato, consultabile anche in www.archiwebmassacarrara.com

3. BIBLIOTECA ANTICA DEL SEMINARIO VESCOVILE DI PONTREMOLI
Piazza San Francesco 10, Pontremoli (MS)
Orario di apertura: 15-17

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile visitare alcune sale storiche del Seminario e l’archivio con la visione di unità archivistiche emerse dai recenti studi che saranno visionabili all’interno della biblioteca, le quali testimoniano la “vitalità” dell’istituzione nei secoli scorsi. Sarà anche un’occasione per conoscere le attività e i servizi che la realtà culturale del Seminario offre ai suoi utenti.
L’archivio del Seminario Vescovile di Pontremoli è stato rinvenuto di recente, individuato tra il materiale librario della Biblioteca antica che ha sede nel complesso dell’ex Convento di San Francesco. La fondazione di un istituto destinato a formare gli aspiranti sacerdoti era prevista già nella bolla di erezione della Diocesi di Pontremoli (1787), ma non ebbe immediata esecuzione a causa delle difficoltà sorte intorno alla costituzione della dote. Fu solo con il decreto emanato nel 1803 dal primo Vescovo di Pontremoli, Girolamo Pavesi, che il Seminario iniziò a funzionare. La scelta della sede cadde sul convento dei Frati Minori Conventuali di Pontremoli, precedentemente soppresso dal Granduca Pietro Leopoldo di Toscana. Il fondo, la cui consistenza è di circa 9 metri lineari, si compone in massima parte di documentazione di natura amministrativa riguardante sia il Seminario, sia la chiesa di San Francesco (unita ad esso). Notevole è pure la sezione relativa alla gestione del patrimonio, che comprende carte, databili fin dal secolo XV, acquisite unitamente ai beni che furono via via intestati all’ente sotto forma di donazioni o lasciti ereditari. Vi sono poi atti di natura giudiziaria, come pure documenti inerenti alla gestione del Collegio e delle scuole annesse (tra cui il Liceo Vescovile). Troviamo infine libri di testo e quaderni di alunni. Fatta eccezione per le carte più antiche, gli estremi cronologici dell’archivio vanno dall’inizio del secolo XIX al terzo quarto del secolo XX.


PISA

  1. ARCHIVIO MAJNONI BALDOVINETTI TOLOMEI
    Via Mazzana 2, loc. Marti, Monopoli in Val d’Arno, Pisa (PI)
    Orario di apertura 10-13 e 15-18

In occasione della Giornata Archivi.doc sarà possibile partecipare ad una visita guidata all’archivio con un particolare approfondimento sull’amicizia tra Giulia Bartolommei Baldovinetti e il violinista Ippolito Ragghianti (1865-1894).
L’archivio, con i fondi che lo compongono (Baldovinetti, il principale, poi Tolomei e infine Majnoni, attuali proprietari) ricevette un primo riordino per cura di Massimiliano Majnoni negli anni Cinquanta. Il riordino complessivo è scaturito tra il 1996 e il 2006, dalla volontà del figlio Stefano (1923-2021), che propose un progetto alla Soprintendenza. L’intervento fu eseguito da Rita Romanelli.

2. ARCHIVIO PRIVATO RUSCHI
Via Ruschi 5, Calci (PI)
Orario di apertura: 10-13 e 16-19

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio privato Ruschi proporrà la visita all’archivio e la presentazione di alcuni documenti in esso conservati, a cui si aggiungeranno notizie sulla villa di Calci, brevi “cenni storici” sulla famiglia e la descrizione dell’archivio stesso.
L’archivio contiene documenti compresi fra il XIII e XX sec. tutti riguardanti la storia, l’attività politica, scientifica e imprenditoriale della famiglia Ruschi (o Rusca, o Rusconi) che fra il XIV e il XV sec. ebbe la signoria di Como, Locarno, Lugano e Bellinzona. Si segnalano: libri di ricordi dal XVI al XX sec.(in particolare la ‘memoria’ di Cesare Ruschi, scritta nel 1594, che descrive la storia della famiglia, dalle origini comasche al trasferimento in Lunigiana e poi a Pisa); documenti riguardanti l’Ordine di Santo Stefano; documenti sul Giuoco del Ponte, sulla gestione del patrimonio immobiliare della famiglia (libro di fabbrica del palazzo pisano, ville, fattorie, ecc.). Di particolare rilievo la parte ottocentesca dell’archivio, quando i Ruschi, a partire dal periodo napoleonico fino al Regno d’Italia, rivestirono importanti cariche pubbliche (maire di Pisa, gonfalonieri di Pisa e di Vicopisano, deputati e senatori del Regno d’Italia). Nella ‘corrispondenza’ sono presenti lettere e scritti dei maggiori protagonisti del Risorgimento italiano (Mazzini, Ricasoli, Montanelli, ecc.). Di rilievo anche la raccolta di opuscoli di età risorgimentale, alcuni dei quali assai rari. L’archivio è notificato ai sensi della legge n. 2006 del 1939 ed è stato dichiarato d’importante interesse storico dalla Sovrintendenza Archivistica per la Toscana con provvedimento del 14 marzo 1947; in riferimento al D.P.R. n. 1409 del 1963 è stato confermato il notevole interesse storico con provvedimento n. 45 del 2 ottobre 1964 (dichiarazione rinnovata con provv. n. 179 del 19 settembre 1973). L’archivio è stato inventariato alla fine del secolo scorso a cura del dott. Osvaldo Priolo.

3. ARCHIVIO STORICO SCUOLA NORMALE SUPERIORE E ARCHIVIO FAMIGLIA SALVIATI
c/o Palazzo della Carovana – Piazza dei Cavalieri 7, Pisa
Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc presso l’Archivio Salviati verranno illustrate le spese sostenute nei secoli dalla famiglia per la formazione (ballare, leggere e scrivere), gli eventi particolari (matrimoni), l’organizzazione delle feste e per le visite di varie illustri personalità.
L’archivio Salviati è, considerando la complessità e l’articolazione della documentazione, uno dei più completi per lo studio delle fonti economiche. La documentazione si snoda cronologicamente dal sec. XII fino al sec. XX; attraverso i documenti è possibile seguire non solo le vicende economiche di questa famiglia ma anche la storia sociale e istituzionale della Toscana, dell’Italia e dell’Europa. L’archivio è costituito da circa 6000 unità (documentarie e/o archivistiche), il materiale risulta, almeno a partire dalla fine del sec. XIX secolo, suddiviso secondo le seguenti articolazioni:
– Diplomatico composto da circa 600 documenti, pergamenacei cartacei, dal secolo XII, copie anteriori, al secolo XVIII;
– Libri di commercio e di amministrazione patrimoniale, circa 5000 registri dal 1341 al secolo XIX;
– Miscellanea, costituita da oltre 298 filze – buste di carte non rilegate suddivise fra quelle del ramo fiorentino, bb. 222, e quelle ramo romano, bb. 76;
– Piante e disegni, 293 unità pergamenacee o cartacee dal secolo XVI fino al secolo XIX.
Archivio Storico della Scuola Normale – la nascita dei “Concerti della Scuola Normale Superiore” attraverso i programmi e le immagini. Nella seconda metà degli anni ’60 del secolo scorso Gilberto Bernardini e Piero Farulli idearono la stagione concertistica della Scuola con l’intento di arricchire la formazione degli allievi e il panorama cittadino. L’archivio Storico della Scuola Normale è costituito dal complesso dei documenti prodotti e/o acquisiti dalla Scuola nello svolgimento delle sue attività. Le serie principali che formano l’Archivio sono registri del Consiglio Direttivo, la corrispondenza, i fascicoli degli allievi i registri delle lezioni. L’archivio è caratterizzato dalla presenza delle prove di ammissione dei candidati.

4. ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI SANTA MARIA A MONTE – ASS.NE N.LE CASE DELLA MEMORIA
via Carducci 29, Santa Maria a Monte (PI)
Orario di apertura: 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile visitare il secondo piano del Museo Casa Carducci che ospita l’Archivio storico del Comune di Santa Maria a Monte.
L’Archivio Storico Preunitario del Comune di Santa Maria a Monte conserva registri e faldoni della metà del Trecento fino al 1861. Interessante il fondo delle Deliberazioni comunali che, comprendendo una fascia cronologica che va dal 1369 al 1804, rappresentano dei veri e propri “diari” in cui si annotavano le principali decisioni degli organi comunicativi. Così come merita una menzione lo statuto comunale del 1596 che regolava la vita sociale, economica, politica e religiosa degli abitanti. Oltre ai registri dell’estimo, importanti per una prima stima dei beni del tempo, l’archivio contiene fondi relativi alla riscossione di diverse imposte (campioni, livelli, censi, canoni, tassa del macinato, tassa del sale). Testimone del periodo napoleonico, la serie “Mairie”, dal 1808 al 1814, mentre le filze del “Carteggio del Gonfaloniere” rivestono un ruolo particolarmente importante per la ricostruzione delle vicende carducciane a Santa Maria a Monte.

5. ARCHIVIO TORRIGIANI GUADAGNI DEL NERO – MALASPINA
Piazza Vittorio Veneto, loc. Montecastello, Pontedera (PI)
Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio Torrigiani Guadagni Del Nero – Malaspina propone visite guidate a cura dei proprietari con illustrazione di materiale scelto. Durante la visita all’Archivio verrà presentata l’interessante collezione di libretti di sala sia di Opera che di Teatro dei sec XVIII -XX, alcuni di opere sconosciute o di autori sconosciuti.
La villa Torrigiani Malaspina ha origine trecentesca, quando la famiglia Galletti, di Pisa, acquistò alcune case nella cinta difensiva del villaggio di Montecastello, assieme a vasti terreni. Nei secoli successivi i Galletti accorparono questi edifici, creando un grande complesso residenziale e agricolo. L’ultima modifica nel XVIII secolo fu l’aggiunta della cappella, affrescata dal Tempesti. La villa passò poi per matrimonio ai Malaspina di Fosdinovo e, alla fine del XIX secolo, ai Torrigiani . L’Archivio è il risultato dell’accorpamento, avvenuto negli anni ’50 del XX secolo, dei fondi Minerbetti, Guadagni, Del Nero e Torrigiani, al Malaspina che era già presente nell’edificio e che ne costituisce una parte importante.

6. ARCHIVIO VACCÀ BERLINGHIERI
via Vaccà 45, Montefoscoli, Palaia (PI)
Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc verranno mostrati e illustrati alcuni strumenti musicali antichi: un fortepiano, un flauto traverso in legno di metà ottocento e un mandolino.
L’archivio raccoglie libri, documenti e cimeli del chirurgo Andrea Vaccà Berlinghieri (1772-1826), nelle cantine la storia e gli attrezzi della sua fattoria.


PISTOIA

  1. ARCHIVIO CASA MUSEO SIGFRIDO BARTOLINI – ASS.NE N.LE CASE DELLA MEMORIA
    Via di Bigiano e Castel de’Bovani, 5, Pistoia
    Orario di apertura: 14.30-17.30

In occasione della II Giornata Archivi.doc, la Casa Museo Sigfrido Bartolini propone una visita al laboratorio e allo studio dell’artista. Un affascinante viaggio tra tanti aneddoti di Sigfrido Bartolini, i suoi rapporti con alcuni corrispondenti e le meraviglie della sua produzione artistica. Letture di alcune lettere e di alcune poesie d’amore.
Sigfrido Bartolini, pittore, incisore e scrittore (1932-2007) è stato nel corso della vita un attento custode e conservatore della memoria storica, artistica o letteraria, pubblica e privata, riguardante soprattutto la seconda parte del ‘900. Un testimone del suo tempo anche per i rapporti epistolari avuti con molti dei protagonisti culturali di quel periodo, che documentano e ricostruiscono un periodo storico ancora da indagare. Infatti Sigfrido Bartolini al telefono, cui riservava il compito della comunicazione veloce, preferiva la scrittura cui affidava i contatti profondi con gli amici, sodali o colleghi, dando vita a vivaci scambi di idee in un metafisico salotto di carte. Il salotto epistografico di Sigfrido Bartolini vedeva fra i più significativi frequentatori: Ardengo Soffici, Orfeo Tamburi, Orsola Nemi, Giuseppe Prezzolini, Luigi Baldacci, Barna Occhini, Vintila Horia, Augusto del Noce, Emst Junger, Giovanni Volpe, Leonardo Sciascia, Giovanni Michelucci.
L’Archivio di Sigfrido Bartolini, è stato notificato nel 2012 dalla “Soprintendenza Archivistica per la Toscana” quale bene di importanza storico culturale, ed è in fase di inserimento e di consultazione tramite il Softwer ArDeS della Scuola Normale di Pisa. Comprende oltre alla corrispondenza e alle opere pittoriche e grafiche di Sigfrido Bartolini, foto, articoli e testi riguardanti I’artista pistoiese, ma anche volumi, riviste, i suoi scritti letterari e sull’arte tra cui le monografie sulla grafica di Soffici, Sironi, Innocenti, Boldini, Rosai e altri.


PRATO

  1. MUSEO DELLA BADIA DI VAIANO-CASA AGNOLO FIRENZUOLA
    Piazza Agnolo Firenzuola 1, Vaiano (PO)
    Orario di apertura: 16-19

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile ammirare l’esposizione di alcuni libri liturgici dei monaci benedettini-vallombrosani del Monastero di San Salvatore di Vaiano.
Ore 16.30 visita guidata su prenotazione accompagnati dal Coordinatore del Museo dott. Adriano Rigoli. In questa occasione si potranno ammirare i documenti relativi alla musica e al canto dei monaci e il Coro monastico con il grande leggio (badalone) nella chiesa dell’antico monastero di San Salvatore. Sarà possibile visitare tutto il Museo della Badia – Casa Agnolo Firenzuola.
Il Museo della Badia di Vaiano-Casa Agnolo Firenzuola conserva alcuni libri liturgici dei monaci benedettini-vallombrosani del Monastero di San Salvatore di Vaiano: dalla pagina in pergamena con testo musicale del XIII secolo al piccolo antifonario manoscritto del XV secolo, fino ad arrivare ai grandi libri del coro monastico che, posti su un alto leggio chiamato badalone dovevano servire per la lettura di più persone. Si tratta dell’edizione a stampa del Graduale Romano della Tipografia Medicea del 1614, del Chori supplementum con i testi della Messa cantata del 1767 e del grande Antiphonarium manoscritto e decorato dal monaco don Homodeo Riva nel 1779. Motivo di maggior interesse per questi due ultimi volumi il fatto che la bellissima carta grave con cui è realizzato è stata realizzata nell’antica cartiera della Briglia che si trovava a pochi Km dal monastero ed era una della più rinomate del Granducato di Toscana, una delle due che aveva la privativa per la produzione di carta bollata.


SIENA

  1. ARCHIVIO BIANCIARDI
    Via Ferruccio 32, Castellina in Chianti (SI)
    Orario di apertura: 10-13 e 15-18.45

In occasione della II Giornata Archivi.doc l’Archivio Bianciardi propone visita guidate a cura dei proprietari al MAB (Museo Archivio Bianciardi) e nelle cantine di Palazzo Bianciardi affacciate sulle “Volte” disegnate dal Brunelleschi. Durante la visita sarà possibile ammirare alcuni preziosi del Fondo Antico, pergamene, libri e reliquie collegate al Privilegio concesso alla cappella di famiglia e alcune carte particolari dell’Archivio.
L’Archivio, in corso di elencazione a cura della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Toscana, comprende pergamene e carte che la famiglia Bianciardi ha conservato fin dal 1300. Atti notarili, compravendite di terreni e proprietà, atti processuali, esportazioni di vino, ricette, privilegi e carteggi, in un affresco variegato che ben dipinge la vita e la storia di questo territorio e delle sue genti negli ultimi sette secoli.

2. ARCHIVIO MAZZEI
via Ottone III di Sassonia 5, loc. Fonterutoli, Caastellina in Chianti (SI)
Orario di apertura: 10-13 e 15-18

In occasione della II Giornata Archivi.doc sarà possibile visitare il giardino del castello con introduzione alla storia dell’edificio e delle famiglie proprietarie. Per proseguire con la visita all’archivio, con la presentazione di alcuni documenti scelti a rappresentarne le varie tipologie (patrimoniali, contabili, personali).
L’archivio Mazzei si conserva oggi nell’antica proprietà di Fonterutoli, ma aveva preso corpo nelle stanze del palazzo fiorentino. I documenti narrano delle attività dei principali membri della famiglia: uomini politici, diplomatici, imprenditori, professionisti e commercianti delle antiche generazioni, a partire dal XVI secolo, e di quelle più recenti, con le carte di Jacopo (1892-1947), economista, e di Fioretta (1923-1998), attivista cattolica e impegnata nella politica, al fianco di Don Giulio Facibeni e di Giorgio La Pira.

3. ARCHIVIO DELL’ACCADEMIA MUSICALE CHIGIANA
via di Città 89, Siena
Orario di apertura: 10-13

In occasione della II Giornata Archivi.doc presso l’Archivio dell’Accademia Musicale Chigiana verrà ripercorsa la storia dell’Accademia e del palazzo Chigi Saracini che ne è la sede, visitando alcune delle sue splendide sale. Verranno inoltre illustrati documenti musicali di varie epoche e lettere tratte dall’epistolario del conte Guido Chigi Saracini.
Il vasto archivio dell’Accademia Musicale Chigiana conserva documenti che testimoniano le attività musicali e culturali a partire dall’inizio del Novecento, quando iniziò l’avventura musicale del conte Guido Chigi Saracini. Dal 1923 con l’organizzazione della stagione concertistica Micat In Venice, ai corsi di alto perfezionamento musicale e alla Settimana Musicale Senese, fino all’attuale International Festival and Summer Academy, l’Accademia Musicale Chigiana si è confermata tra le maggiori eccellenze della cultura italiana. L’archivio è dislocato in diversi locali del Palazzo Chigi Saracini e consiste di materiale vario: dalle carte contabili dell’attività istituzionale a un cospicuo fondo fotografico tra cui spiccano le immagini di artisti che si sono esibiti nelle stagioni concertistiche dal 1923; dalle registrazioni sonore dei concerti dalla seconda metà del secolo scorso ai bozzetti grafici per le scenografie delle opere messe in scena e alle lettere che il conte Guido Chigi Saracini si è scambiato con numerosi artisti e intellettuali del suo tempo. L’archivio è stato dichiarato “di interesse storico particolarmente importante” nel 2019.


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