
Alle porte di Arezzo Villa Cicaleto, costruita alla fine del ‘700, costituiva la dimora estiva dei conti Albergotti e, fin dalle sue origini, ha ospitato incontri e concerti di musica da camera nell’ampio salone del piano nobile.
Attualmente la Villa mantiene intatta la propria vocazione culturale, grazie a Cicaleto House Concerts, ambizioso progetto di Francesco Ponticelli e Simona Tempesta, che punta a creare un luogo in cui diversi linguaggi, quali musica, teatro, cinema, letteratura, possano dialogare in modo organico, coinvolgendo il pubblico e introducendolo ad un’esperienza immersiva. Il progetto nasce dalla volontà di creare uno spazio di lavoro e di ricerca, all’interno del quale i visitatori possano avvicinarsi al processo di creazione artistica, attraverso seminari ed incontri con gli artisti che di volta in volta si avvicenderanno nella Villa, per brevi soggiorni o per vere proprie residenze.
Hic Sunt Leones rappresenta il capitolo introduttivo all’attività di Villa Cicaleto, in cui, nell’arco di due settimane musica ed arti visive saranno in dialogo tra loro e con la stessa Villa. L’espressione Hic sunt leones, che nell’antichità alludeva a zone inesplorate dell’Africa e dell’Asia, abitate da fiere ed impossibili da conquistare, assume qui segno opposto: un invito ad addentrarsi senza timore, in un luogo in cui la ricerca artistica possa accompagnare lo spettatore alla scoperta di territori sconosciuti.
In programma tre concerti e una mostra.
7 settembre alle 21 | Concerto
Something Else | Rita Marcotulli con Alessandro Paternesi, Francesco Ponticelli
Il trio Something Else rappresenta l’incontro di due generazioni.
Rita Marcotulli è una musicista che ha segnato la storia del jazz italiano, pianista e compositrice di grande talento ed eleganza. Insignita per i suoi meriti artistici dal Presidente Sergio Mattarella dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ha lavorato con i più grandi della storia come Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Joe Lovano, Pat Metheny, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Noa, Norma Winstone.
Al suo fianco ci sono Francesco Ponticelli contrabbassista e compositore tra i più innovativi e interessanti nel panorama jazz italiano. Ha registrato due dischi, “Ellipses” e “Kon-Tiki” (editi da Tuk Music).
E Alessandro Paternesi uno dei più richiesti batteristi in Italia per la sua capacità di attraversare diversi mondi musicali con una raffinata cura del suono e una personalità travolgente, ha collaborato con moltissimi musicisti da Andrea Bocelli a Vinicius Cantuària, Maria Pia de Vito, Riccardo Del Frà a Stefano Di Battista, Paolo Fresu, Enzo Pietropaoli.
14 settembre alle 21 | Concerto
Enrico Zanisi | Piano Tales
Come un esperto funambolo, il giovane pianista Enrico Zanisi cammina per quarantacinque minuti lungo il filo delle sue esperienze e passioni musicali, scrutando dentro e fuori il proprio sentire per disvelare, a sé stesso e a noi altri, immagini e colori nuovi, inattesi, talvolta fortemente ricercati e voluti, in una sorta di alternanza di impressionismo ed espressionismo che colpisce non poco per il risultato finale, una perfetta combinazione di originalità e di recupero della storia pianistica in solo di ambito jazzistico. Piano Tales suona, infatti, come un lavoro dalla sorprendente coerenza formale che tiene desti per la sua intera durata. Sin dall’iniziale Ouverture, Zanisi ci conduce alla conclusiva sonata di Richard Wagner passando per composizioni originali dall’interessante sviluppo narrativo che, alternandosi a brani più brevi da considerare come interludi, conferiscono all’intero lavoro la forma di una suite in cui Uma Historia e No Truth colpiscono per la loro cantabilità. Se l’unica escursione nel mondo degli standard è costituita dall’interessante rilettura di Spring Can Really Hang You Up the Most, va segnalata la breve composizione originale intitolata Morse, in cui il battito di un telegrafo ispira due minuti e mezzo di geniali invenzioni ritmico-armoniche.
21 settembre alle 21 | Concerto
Naomi Berrill | Suite Dreams
Suite Dreams è il nuovo progetto discografico della violoncellista e cantautrice irlandese Naomi Berrill, nato in collaborazione con Casa Musicale Sonzogno e pubblicato da Warner. Il contenuto del nuovo CD viene presentato in prima mondiale.
Questo è il terzo album di Naomi e il trait-d’union di questo viaggio è la danza: da quelle barocche tanto care alla corte francese, passando per le Suite fino ad arrivare alle danze tipiche del folklore internazionale. Il percorso che ha ispirato la produzione di questo album passa dai luoghi cari alla violoncellista: Firenze, dove Naomi vive ormai da diversi anni e dove, grazie alla collaborazione con il coreografo Virgilio Sieni, trova nuove atmosfere, animando laboratori nel quartiere dell’Isolotto.
7-22 settembre | in mostra Alessio Ancillai, Luca De Leva, Lorenzo Pace, Ottavia Plazza
a cura di Carla Chiarchiaro
La ricerca recente di Alessio Ancillai analizza le caratteristiche che definiscono l’essere umano come tale e che ne evidenziano le dinamiche sociali. In particolare, la capacità di immaginare la linea, propria dell’uomo, si riflette nelle sue opere pittoriche, così come, il tema del Diritto e della Sicurezza sul lavoro, che esplora le dinamiche di perdita di umanità. Tra i suoi linguaggi: poesia, pittura, video, installazione.
La ricerca di Luca De Leva è esistenziale e intima. Prende ispirazione dal rapporto con l’alterità e nasce dal desiderio di comprendere le molteplici variabili dell’animo umano. De Leva cerca sia all’esterno che all’interno di sé, con l’intenzione di sperimentare diverse identità. I suoi media sono pittura, scultura e performance.
Lo studio del colore e l’utilizzo di diversi supporti sono alla base della ricerca di Lorenzo Pace. Nel suo lavoro i diversi materiali rendono visibile la trama di una storia. Pace è attratto da tutto ciò che trattiene, assorbe, riflette, cristallizza: supporti quali muri, spugne e specchi, si convertono in una narrazione di parabole contemporanee. Pace è essenzialmente un pittore, il cui primo approccio con la potenza comunicativa del colore, avviene in strada, attraverso la Aerosol Art.
La ricerca di Ottavia Plazza prende spunto da due tra le più classiche tecniche pittoriche, quali il trompel’oeil e l’affresco, sviluppando una combinazione di elementi interni ed esterni, sovrapposti in un racconto fatto di scorci continui. Le sue installazioni pittoriche narrano una concatenazione di episodi, leggibili individualmente, nonostante le opere presentino l’ambiguità tipica del trompe-l’oeil.
Info e prenotazione
biglietto 7 settembre: 25 euro
biglietto 14 settembre: 18 euro
biglietto 21 settembre: 18 euro
prenotazione obbligatoria per i concerti (max 80 posti):
cicaleto.houseconcerts@gmail.com . 347 6672140
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