Il ‘Granaio’ di Cafaggiolo che si fece villa di delizie

La villa di Cafaggiolo, nella sua autorevole e ‘castellana’ bellezza, ci parla del tempo in cui i Medici, originari di questa terra mugellana, stavano imponendosi come famiglia di spicco nelle gestione della cosa politica fiorentina. Cosimo il Vecchio, avveduto e geniale iniziatore delle fortune della famiglia, incaricò Michelozzo di edificare quella che al tempo fu concepita come un nuovo modello di villa fortificata, con caratteristiche costruttive che tenessero in considerazione anche l’aspetto della comodità e del benessere di chi doveva abitarla. Gli spartani edifici fortificati del Medioevo, insomma, stavano lasciando il posto a nuove dimore, più confortevoli e amene, che rimandavano anche un simbolico significato di piacere di vivere e di aspirazione a un tempo di pace e di armonia. Così Cafaggiolo divenne ben presto un riferimento per molti altri edifici della prima metà del Quattrocento, quando ormai l’Umanesimo e il Rinascimento stavano avviandosi verso la loro felice e rivoluzionaria stagione.
Prossimo alla villa fu edificato un grande granaio, alle dipendenze sia di Cafaggiolo che della vicina Fortezza di San Piero a Sieve, nato solo un secolo più tardi per volontà del Granduca Cosimo I. Il granaio era in realtà un vasto edificio, nato sui resti di una torre longobarda del VII secolo che, nel corso del tempo, divenne una grande villa autonoma di grande evidenza estetica, chiamata Villa Corsini delle Mozzette, proprio in memoria della torre preesistente, mozzata per far posto al nuovo edificio.
Passata sotto la proprietà di alcune fra le più influenti casate fiorentine, fra cui i Marchesi Rinuccini, i Principi Corsini, la villa, in occasione del matrimonio fra gli esponenti di queste due importanti famiglie, avvenuto nel 1834, fu ampiamente rinnovata e assunse l’attuale aspetto, quello di un edificio elegante che rimanda a caratteri architettonici coevi al periodo, anche se, una visita più accurati degli interni, permetterebbe di individuare molti aspetti strutturali della sua più antica stesura.
Un grande e sereno parco all’inglese, allestito in concomitanza col rinnovamento dell’edificio, alimenta un clima di grande e serena bellezza.

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