Nel nucleo storico di Borgo a Buggiano, in Corso indipendenza 1, parzialmente nascosta e incorniciata da un doppio boschetto, anticipato da quinte di bambù, siepi in bosso e alloro, sagomate in sculture dalla forte evocazione silvestre, c’è villa Amalia Franchini,
pregevole dimora edificata attorno alla metà del Settecento ma che oggi si presenta con evidenti riferimenti alla costruttiva ottocentesca, essendo in gran parte stata ripensata e ristrutturata circa un secolo più tardi.
L’esterno della villa, dunque, rimanda a un’eleganza non ostentata: un corpo di fabbrica a pianta parallelepipeda di una sobrietà esatta e severa, che s’avvale di alcune gradevoli decorazioni realizzate dal pittore pisano Nicola Torricini, autore anche delle decorazioni presenti in vari ambienti della villa. Ma l’elemento di maggior fascino è proprio lo spazio verde, allestito con tutti gli elementi caratterizzanti il gusto romantico all’inglese.
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