Il libro di Pietro Verissimo Ruschi sarà presentato nella Biblioteca Statale di Lucca dalla Direttrice dottoressa Monica Angeli e dai professori Nicola Laganà e Raffaele Savigni.
23 marzo alle ore 17
BIBLIOTECA STATALE DI LUCCA
via S. Maria Corteorlandini, 12
Nil difficile volenti ripercorre la lunga e intricata storia della famiglia Ruschi che si dipana in epoca medievale tra Como, Lugano, Locarno e Bellinzona, per poi, dopo un primo soggiorno pisano in epoca viscontea, e ospiti dei Malaspina, a Monti in Lunigiana, dalla metà del ‘500, definitivamente a Pisa. Qui i membri della Ruschi, ricoprirono le massime cariche pubbliche divenendo protagonisti della vita pisana e toscana: Giovanni Battista fu maire di Pisa in età napoleonica, Francesco fu gonfaloniere di Pisa e di Vicopisano e Rinaldo, fermo sostenitore dell’Unità d’Italia, divenne deputato al primo Parlamento nazionale a Torino e poi senatore del Regno. Anche nel secolo scorso un altro Francesco fu deputato al Parlamento del Regno. I palazzi e le ville di campagna appartenute alla famiglia custodiscono cicli di affreschi fra i più importanti della pittura pisana del ‘700.
L’autore, Pietro Verissimo Ruschi, laureato in architettura presso l’Università di Firenze e diplomato in Archivistica, Diplomatica e Paleografia presso l’Archivio di Stato di Firenze, è stato funzionario della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Firenze, Prato e Pistoia. Dal 1992 ha insegnato “Caratteri costruttivi dell’edilizia storica”, prima come professore associato e, dal 2000, come professore ordinario presso l’Università di Udine; in tale ruolo, nel 2006 si è trasferito in quella di Pisa, dove insegna “Restauro architettonico”.
Fra i suoi restauri più importanti si ricordano: a Firenze la brunelleschiana Sagrestia Vecchia di San Lorenzo, la Loggia dei Lanzi, la facciata di palazzo Corsini Suarez, la “Casa Zuccari”; a Pistoia la chiesa dello Spirito Santo; a Udine, il palazzo Caiselli. È autore di circa cento fra saggi e volumi riguardanti il restauro e la storia dell’architettura, fra cui si segnalano i suoi studi sull’architettura del ‘400 e del ‘500, in particolare sull’opera e sulla grafica di Raffaello e di Michelangelo. È presidente del Comitato Scientifico di Casa Buonarroti a Firenze.
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