
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, nell’ambito del Piano di valorizzazione del patrimonio 2025 promosso dal Ministero della Cultura, ha dato avvio a numerosi progetti dedicati alla tutela e alla valorizzazione dei luoghi e dei temi di propria competenza.
Grazie a visite guidate gratuite curate dal personale ministeriale, il pubblico avrà l’opportunità di accedere a siti di straordinario valore storico, artistico, scientifico, paesaggistico e culturale, aperti oltre i consueti orari o normalmente non accessibili.
Un’occasione da non perdere per riscoprire e vivere il patrimonio in tutta la sua ricchezza e profondità.
Calendario degli eventi in programma e maggiori info: https://soprintendenzafirenze.cultura.gov.it/aperture-straordinarie-dei-luoghi-della-cultura-2025/
Cappella Del Giglio – Neri nel complesso di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi | Firenze
Quando: 12 luglio, 20 settembre, 27 settembre . ore 10
Piccolo oratorio femminile del 1250 circa dedicato al culto di Maria Maddalena Penitente. Un importante periodo di rinnovamento avvenne grazie ai monaci cistercensi, che si stabilirono qui nel 1442 su volontà di papa Eugenio IV. Alla fine del ‘400 risale l’intervento di Giuliano da Sangallo, il cui capolavoro è il quadriportico da cui si accede alla Cappella del Giglio. Oggi, dopo il recente restauro, presenta l’aspetto decorativo voluto dall’ultima famiglia patronale, i Neri, con cicli affrescati da Bernardo Barbatelli, detto Bernardino Poccetti, a partire dal 1598. Gli affreschi raffigurano l’Incoronazione di Maria, storie di san Bernardo di Chiaravalle – fondatore dell’ordine cistercense – e di san Filippo Neri, prima ancora della sua santificazione nel 1622. La pala d’altare con i santi Achilleo e Nereo – di cui si trovano altre immagini sulle pareti della scarsella – è opera del Passignano e sostituì un precedente dipinto di Cosimo Rosselli, spostato in chiesa.
Visite alla Pieve e al Centro di Documentazione Archeologica di Sant’Agata | Scarperia (FI)
Quando: 5 luglio . ore 10 e 11.15
Sono previste visite guidate gratuite alla Pieve romanica di Sant’Agata, che custodisce una storia millenaria, e alla collezione archeologica, dove è esposta una selezione di reperti provenienti dal territorio, dalla preistoria al Medioevo. Tra i pezzi più significativi, il corredo della tomba del cosiddetto “Principe di Radicondoli”, un aristocratico vissuto nel VII secolo a.C.
Visita guidata al percorso espositivo nel Complesso del Mulino di Gonfienti e Area Archeologica | Prato
Quando: 5 luglio . ore 10
Il complesso del Mulino, risalente al XII secolo, ospita diverse strutture connesse all’attività di restauro della Soprintendenza: un laboratorio di restauro, un laboratorio di diagnostica, vari ambienti per il deposito dei reperti archeologici, archivi di documentazione archeologica sia dello scavo di Gonfienti che dell’ex Centro di Restauro Archeologico della Toscana, una sala conferenze, uno spazio per la didattica e alcuni spazi destinati ad esposizioni; questi ultimi, in particolare, si trovano all’interno della torre e illustrano, in esposizione permanente, le fasi più antiche del territorio circostante Gonfienti (in particolare il territorio dei Comuni di Prato, Campi Bisenzio, Calenzano), mentre una sala è destinata a mostre temporanee, dedicate in particolare a reperti di notevole interesse per i quali è stato ultimato il restauro. Il Mulino ospita anche l’archivio dell’ex Centro di Restauro Archeologico della Toscana, attivo tra 1966 e 2019 e la cui catalogazione è in corso.
Apertura straordinaria della Tomba etrusca della Montagnola | Sesto Fiorentino (FI)
Quando: 27 luglio . ore 16.30
Il complesso funerario della Montagnola, scavato alla metà del secolo scorso, è stato realizzato dalla ricca egemonia della società etrusca che viveva a Sesto Fiorentino alla fine del VII secolo a.C., come dimostra quel che resta del sontuoso corredo del periodo culturale chiamato “orientalizzante”. La struttura funeraria è costituita da un tumulo artificiale di argilla delimitato da un tamburo in blocchi litici, del diametro di circa settanta metri. Percorrendo un lungo corridoio si raggiunge la tomba principale, dotata di pilastro centrale e coperta a falsa cupola. Ai lati del corridoio si aprono due celle minori, anch’esse coperte a pseudo volta. Numerosi graffiti, sull’intonaco degli stipiti delle celle laterali e sul pilastro centrale, conservano sia iscrizioni che segni con elementi zoomorfi e fitomorfi. Il corredo funebre annovera oggetti preziosi in oro, avorio e alabastro e – insieme alla maestosità dell’architettura – suggerisce l’appartenenza del tumulo a una classe egemone, in grado di controllare il territorio, le sue attività e i suoi collegamenti e di intercettare merci e conoscenze dall’intero bacino del Mediterraneo. In anni recenti, davanti al corridoio è stata messa in luce una più antica tomba a doppia camera, con probabilità inglobata nella costruzione del tumulo fra il 630 e il 620 a.C. L’area archeologica della Montagnola è visitabile grazie a un accordo di valorizzazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e il Comune di Sesto Fiorentino, che ne cura l’apertura tramite Pro Loco Sesto.
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